Edgardo Franzosini. Arthur Rimbaud a Milano


Edgardo Franzosini. Arthur Rimbaud a Milano

 

La Passeggiata Rimbaud intende ripercorrere il soggiorno milanese di uno dei più grandi miti letterari di tutti i tempi. Chi è Arthur Rimbaud nell’estate del 1875?
Si tratta di un giovane francese di 21 anni che giunge in città a piedi dalle Alpi. Il suo nome è già legato ad un capolavoro intitolato Une Saison en Enfer, scritto tra la primavera e l’estate del 1873 e pubblicato ad ottobre dello stesso anno, in cui emerge la sua relazione pericolosa con Verlaine, la “vierge folle” con cui ha vissuto la discesa agli Inferi e che incontrerà per l’ultima volta a Stoccarda proprio nel mese di febbraio del 1875, che solo due anni prima, in una camera d’albergo a Bruxelles, gli aveva esploso contro due colpi d’arma da fuoco, uno a vuoto, ferendolo al polso. A consegnare alla storia il mito letterario di Rimbaud sarà proprio Verlaine che nel 1884 pubblicherà la celebre antologia intitolata “I poeti maledetti” o forse meglio “Assoluti per l’immaginazione, assoluti nell’espressione”.
Le Petit-Poucet rêveur, Arthur Rimbaud, «Arrivò in Italia esausto e affamato ma si dice che a Milano una vedova caritatevole, accorgendosi che si trattava d’un giovane colto ed educato, gli dette alloggio per qualche giorno. Fu per lei che chiese a Delahaye di restituirgli la copia di Une Saison en Enfer che gli aveva regalato due anni prima: intendeva offrirla all’ospite in prova dei suoi talenti letterari. Doveva perciò aver parlato con lei di letteratura e di quello che aveva scritto» (Enid Starkie, Jean-Arthur Rimbaud, Rizzoli, 1981)

APPUNTAMENTO
Sabato 9 giugno
10.30
Corso Monforte, 1 (davanti alla chiesa di San Babila)
Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 339 2220777

 

L’AUTORE

Edgardo Franzosini

Edgardo Franzosini è tra i più raffinati scrittori italiani contemporanei. Tra i pochi a sapere cosa vuol dire scrivere e a dimostrare con ogni suo libro cosa vuol dire leggere. Tradotto con successo in Francia, Spagna e Germania, ammirato tra i tanti anche da Antonio Tabucchi, è uno di quei rari scrittori capaci di rimanere impressi oltre l’inchiostro della pagina scritta. Non è tipo da piegarsi alle mode e segue un proprio percorso letterario che disvela un grandioso e coerente progetto letterario: iniziato con Raymond Isidore e la sua cattedrale (Adelphi, 1995) – la storia di un custode di cimiteri che ideò una cattedrale interamente costruita con detriti e oggi considerata un luogo d’arte con visitatori da tutto il mondo (a Chartres, Francia) – proseguito con Bela Lugosi (Adelphi, 1998), storia dell’attore di origine ungherese giunto a Hollywood sul finire del 1923, impostosi in un centinaio di film come il primo riconosciuto Dracula del grande schermo e uomo tormentato dagli eccessi e dalle passioni sfrenate. Sino a Sotto il nome del Cardinale (Adelphi, 2013), storia misconosciuta a molti di Giuseppe Ripamonti, lo storico seicentista che ispirò a Manzoni I promessi sposi e processato dall’Inquisizione per finire incarcerato nelle segrete del palazzo arcivescovile di Milano.

IL LIBRO

Rimbaud e la vedova
Skira

La storia di Rimbaud, da poeta geniale a trafficante d’armi, indagata attraverso il suo misterioso soggiorno a Milano, nell’anno della cesura dalla poesia alla vendita di fucili Remington.
Io dico che bisogna essere veggente, farsi veggente. Il Poeta si fa veggente attraverso una lunga, immensa e ragionata sregolatezza di tutti i sensi.” Tra l’aprile e il maggio 1875 per alcune settimane Arthur Rimbaud, il grande autore di Vocali, Il battello ebbro e Una stagione all’inferno, dall’esistenza scandalosa e ricca di colpi di scena, si ferma a Milano dove sembra essere ospitato nella casa di una misteriosa vedova, affacciata su piazza Duomo. In quello stesso 1875, il giovane prende la definitiva decisione di rinunciare alla letteratura, trasformandosi, per dirla con Mallarmé, in “qualcuno che era stato lui, ma che non lo era più, in nessun modo”. Edgardo Franzosini evoca quei giorni con raffinata dovizia di particolari, ricostruendo come un investigatore tenace e sapiente il soggiorno di Rimbaud attraverso le tracce lievi e suggestive lasciate dal poeta nella Milano dell’epoca.

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