Jacqueline Ceresoli: In Via Orti si coltivano inattese sorprese. Immersione nel bosco immaginario e surreale di Manuela Carrano
Accogliamo l’arrivo dell’autunno al n. 14 di via Orti, dove vivremo una immersione nella casa atelier di Manuela Carrano, incastonata in una tipica abitazione di Milano, nel cuore storico di Porta Romana, dove l’artista si racconta e svela la sua opera più importante per la prima volta. Sarà una immersione totale in una foresta incantata, in un atelier magico con wall drawing realizzati dall’artista ispirati al paesaggio. Via Orti è un work in progress di cambiamenti, come lo vedremo, dove si trova il ristorante Lacerba, il cui nome è ispirato alla rivista letteraria futurista, che visiteremo insieme. L’autunno e le sfumature atmosferiche e spazio-temporali ci attendono.
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APPUNTAMENTO
Sabato 21 settembre
ore 10.30
Uscita MM3Crocetta
Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 3392220777
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L’AUTORE
Jacqueline Ceresoli è storica e critica dell’Arte, teorica della arti visive comparate. Specializzata in archeologia industriale, pratica la psicogegrafia urbana con gli studenti dell’Accademia di Brera Nuove Tecnologie, nell’ambito del suo corso “Tecniche di Documentazione Audiovisive: Città cantiere del nuovo e laboratorio dell’immaginazione, mappatura edifici e luoghi industriali e quartieri popolari”, attraverso la camminata, quale principale strumento esplorativo ed estetico. Teorico della rappresentazione interessata a processi del cambiamento metropolitani, e in particolare alle periferie come “Paesaggi” emozionali e dispositivi culturali. Curatrice di mostre, collabora con diverse testate specializzate di arte contemporanea, architettura e Light Art.
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IL LIBRO
Stefano Mancuso, Le piante hanno già inventato il nostro futuro – Giunti
Un libro che esplora il mondo vegetale per immaginare il futuro dell’umanità. ”Plant Revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro” è il saggio di Stefano Mancuso, scienziato di fama mondiale che ci spiega come per migliorare la nostra vita non possiamo fare a meno di ispirarci alle piante. Perché le piante sono organismi sociali sofisticati ed evoluti che offrono la soluzione a molti problemi tecnologici, e sono anche molto più resistenti degli animali. Le piante hanno straordinarie capacità di adattamento, possono vivere in ambienti estremi, si mimetizzano per sfuggire ai predatori, si muovono senza consumare energia, producono molecole chimiche con cui manipolare il comportamento degli animali (e degli umani). Vere e proprie reti viventi, le piante sono organismi costruiti su un modello totalmente diverso dal nostro. ”Verde brillante” ha segnato una svolta nel nostro modo di guardare alle piante, ”Plant Revolution” illustra come nel mondo vegetale ci siano già le soluzioni tecnologiche di cui non potremo fare a meno nel nostro futuro.
Carlo Vanoni, A piedi nudi nell’ arte. Una passeggiata alla scoperta dei capolavori antichi e moderni – Solferino
Perché Giotto fu il primo regista di fiction della storia e Lucio Fontana il più grande esploratore dello spazio? Quale filo lega la Crocifissione di San Pietro di Caravaggio, I mangiatori di patate di Van Gogh e i sacchi di juta sporchi di Kounellis? È più spirituale una Madonna in una pala d’altare medievale o il quadrato nero di Malevic? Può capitare di incontrare tutte queste domande nell’arco di poche ore, e persino di saper rispondere, tra una visita mattutina a una mostra, un aperitivo galeotto con una ragazza troppo giovane, un blackout che all’improvviso ridisegna gli spazi e ti invita a riflettere, forse a ricordare.
È quel che succede al protagonista di questo libro, che in una passeggiata metropolitana, in una splendida giornata di maggio, si trova a percorrere un’inattesa educazione sentimentale, mentre le opere che conosce e gli artisti che ama gli danno una chiave per leggere ciò che gli accade intorno, per capire ciò che gli accade dentro.
Provocazioni, intuizioni, aneddoti si intrecciano in un originale racconto colorato d’arte e di vita, capace di calare il messaggio dei capolavori di ogni epoca nella nostra quotidianità per parlare in modo originale e appassionato di pensiero, di bellezza e, perché no, anche d’amore.