Luca Crovi: Draghi, dirigibili e mongolfiere a Milano
Ci sono molte leggende a Milano che riguardano i draghi e ognuna di queste nasconde una storia legata al territorio lombardo. Proprio per questo motivo Luca Crovi ha deciso di ideare una passeggiata il prossimo 26 ottobre seguendo le orme e i misteri di queste creature. Una volta l’intero territorio lombardo era costituito da un immenso bacino d’acqua preistorico al quale è stato dato il nome di Lago Gerundo. I Milanesi sostenevano che qui si aggirassero strane creature, dalle dimensioni gigantesche e dalle squame lucenti. Quei mostri di altri tempi avevano assunto il nome di draghi. E probabilmente era stato il loro fiato a produrre la scighera (la nebbia) che riempiva la città. Quegli esseri sono stati rappresentati sulle fontanelle della città.
E proprio dalla prima di queste dislocata in piazza della Scala dall’architetto Luca Beltrami partirà la passeggiata. Quel Drago Verde che è stato ispirato da uno dei mostruosi doccioni del Duomo che costituiranno la seconda tappa del percorso che proseguirà poi al Castello Sforzesco dove si ammirerà il Drago emblema degli Sforza che forse nasconde il segreto di una Crociata contro i Mori. Nelle acque dell’Idroscalo pare che gli operai che costruirono il bacino avvistarono una strana creatura che ricordava il Drago Tarantasio proprio pochi giorni prima che Vittorio Emanuele II e Benito Mussolini lo attraversassero in motoscafo. Una creatura avvistata persino sui Navigli che tante similitudini ha con il Drago di Lochness. Questi appassionanti racconti costituiscono la base della passeggiata ma anche l’essenza narrativa della novella “Draghi, dirigibili e mongolfiere” (Oligo Editore) di Luca Crovi impreziosita dai disegni dell’illustratore Paolo Barbieri. Un racconto che racconta le meraviglie di Milano attraverso gli occhi di Umberto Nobile che la guardò dall’alto decollando da Baggio verso il Polo Nord con il suo Dirigibile Italia. Una città avveniristica alla Jules Verne quella che vide Nobile: dove la nebbia ricopriva ancora i Navigli e le leggende dei draghi venivano ancora raccontate mentre mongolfiere, idrovolanti e dirigibili la sorvolavano.
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APPUNTAMENTO
Sabato 26 ottobre
ore 10.30
Piazza della Scala – Statua di Leonardo da Vinci
Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 3392220777
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L’AUTORE
Luca Crovi, redattore alla Sergio Bonelli Editore, dove cura attualmente le serie del commissario Ricciardi e di Deadwood Dick. Ha collaborato con diversi quotidiani e periodici tra cui “il Giornale”, e realizzato la monografia Tutti i colori del giallo (2002), divenuta nel 2003 trasmissione radiofonica su Radio2. Ha sceneggiato storie a fumetti da testi di Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli, Andrea G. Pinketts e Joe R. Lansdale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Noir. Istruzioni per l’uso (2013) e Giallo di rigore (2016) L’ombra del campione è il suo primo romanzo.
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IL LIBRO
Luca Crovi – Paolo Barbieri, Draghi, dirigibili e mongolfiere (Oligo Editore)
È la sera del 15 aprile del 1928: l’ardimentoso generale Umberto Nobile si alza in volo, a bordo del dirigibile Italia, decollando dal campo di volo di Baggio, alle porte di Milano, direzione Polo Nord. Prima di partire, tuttavia, compie un giro sulla città. Il suo sguardo spazia dall’Idroscalo alla Basilica di Sant’Ambrogio, dall’Arena ai Navigli.
Da qui prende le mosse Draghi, dirigibili e mongolfiere di Luca Crovi (con le illustrazioni di Paolo Barbieri), uscito per i tipi di Oligo Editore. Una narrazione di un luogo che fa di Milano una città a tratti fantastica, pervasa dal mistero e venata di suggestioni steampunk. Lo sguardo di Nobile trasfigura il paesaggio metropolitano, lo rende magico, proprio nel momento un cui il capoluogo lombardo inizia a vivere una fase di profonda trasformazione, di esplosione sociale e tecnologica. Le strade della città sono percorse da nuovi tram e automobili sfreccianti, la Stazione Centrale, nuova cattedrale di cemento e acciaio, è in costruzione, e dallo specchio d’acqua dell’Idroscalo si levano in volo gli idrovolanti. In questo modo, Luca Crovi – attraverso lo sguardo di Umberto Nobile in compagnia della piccola Fox Terrier chiamata Titina – ricostruisce quella che Pasolini chiamava “la forma della città”, una forma incantata, piena di suggestioni, di meraviglie e di fantastico. Il testo di Crovi insieme alle immagini di Paolo Barbieri creano, prima ancora di raccontare, ridisegnano prima ancora di definire quella realtà urbana che si chiama Milano. A partire dal Duomo, “grande vascello” che Nobile non aveva voluto sorvolare per timore di sfiorare la Madonnina, come aveva fatto invece – nel 1909 – l’ingegner Forlanini a bordo del velivolo da lui progettato. La visione dall’alto trasfigura. E non si sfugge alle spire che avviluppano la visione, che inesorabilmente trascinano dentro la Milano di Luca Crovi.