Jacqueline Ceresoli: A piedi nudi nel Giappone di Giorgio Bulzi. Tra spada, corpo, gesto, pittura
A pochi passi da via Paolo Sarpi, la Chinatown di Milano, dietro i Bastioni di porta Volta, tra l’Arco della Pace in Sempione e la Triennale, appuntamento in via Francesco Londonio n.28, davanti alla casa in cui è nato e vissuto Giorgio Gaber. Poi, all’ultimo piano del n. 22, si tocca il cielo dal balcone curato e fiorito nella casa-atelier di Giorgio Bulzi, pittore, poeta, praticante di Kendo e maestro di Kenjutsu, l’arte della spada.Per la prima volta, l’anomalo Samurai che unisce la pratica di arti marziali alla sua ricerca artistica, mostra come i sui gesti pittorici imprimono sulla tela o fogli bianchi segni, sigilli volti a fissare l’immensità e l’energia del Cosmo che lo avvolge.
Giorgi Bulzi si concentra sul cerchio nero, un calligramma simbolico universale trasfigurato in modo poetico senza tempo. L’artista in occasione di Passeggiata d’autore presenterà una performance, traendo ispirazione nell’arte della spada che si materializza in pittogrammi dal gesto di forte tensione spirituale come risultato di una ricerca concettuale e spirituale.
Dal gruppo Gutai (termine che significa concretezza), movimento giapponese degli anni’50, Bulzi eredita ed interpreta soggettivamente l’espansione del calligrafismo, l’accettazione del caso; una premessa determinante per comprendere come il suo fare nasce dalla relazione tra espressione della mente e l’attività fisica, alla base delle arti marziali, in cui corporeità e spirito si intrecciano. Il suo corpo è centro e strumento dell’energia sia fisica che spirituale.
Appassionato compositore haiku (componimento poetico nato nel Giappone nel XVII secolo, generalmente di tre versi), Bulzi ha scritto nei giorni del lockdowon:
“I giorni si susseguono
incessanti,
al ritmo di una tenebra
intermittente.
Solo, dalla vetta, osservo la metropoli
immobile”.
E qui, nel suo Atelier la conoscenza è silenzio e tensione verso l’assoluto.
Tutto avverrà nel rispetto delle disposizioni di sicurezza anti Covid. Si entra con maschera, gel igenizzante sul posto. Casa Atelier grande, Sempre areata con porte, finestre aperte sul terrazzo, cielo a vista in ogni stanza, stanze ampie che permette una certa distanza. Il tour finirà Post performance.
E’ prevista la partecipazione di 20 persone max, per cui è richiesta la prenotazione fino a esaurimento posti.
APPUNTAMENTO
Sabato, 26 settembre
Ore 10.30
Via Londonio, 28
ATM n.1 – Corso Sempione – Procaccini
MM5 – Gerusalemme
Info/Prenotazioni: info@passeggiatedautore.it – 3392220777
L’AUTORE
Jacqueline Ceresoli è storica e critica dell’Arte, teorica della arti visive comparate. Specializzata in archeologia industriale, pratica la psicogegrafia urbana con gli studenti dell’Accademia di Brera Nuove Tecnologie, nell’ambito del suo corso “Tecniche di Documentazione Audiovisive: Città cantiere del nuovo e laboratorio dell’immaginazione, mappatura edifici e luoghi industriali e quartieri popolari”, attraverso la camminata, quale principale strumento esplorativo ed estetico. Teorico della rappresentazione interessata a processi del cambiamento metropolitani, e in particolare alle periferie come “Paesaggi” emozionali e dispositivi culturali. Curatrice di mostre, collabora con diverse testate specializzate di arte contemporanea, architettura e Light Art.