Jacqueline Ceresoli allo SpazioFico. Un racconto di Elena Curti


La mattinata di Passeggiate d’Autore del 12 giugno condotta da Jacqueline Ceresoli a Spazio Fico è iniziata con il ritrovo nel cortile interno del fabbricato. Da qui la visita è partita con l’albero del fico, da cui deriva il nome del luogo e intorno a cui sono nate le diverse produzioni artistiche: lo studio di Cesare Cavallini, la casa-studio di Edvige Cecconi Meloni, la sala espositiva per le mostre e la scuola di danza Fico Studios.

Cesare si occupa da sempre della lavorazione dei metalli e altri materiali, ma ha trasformato questa sua conoscenza in opere d’arte che uniscono la tecnica, la pura geometria, la fantasia e l’amore per l’elemento naturale. Partendo dal suo studiolo in cui vi sono sempre progetti in corso si è passati allo spazio di Edvige. Il suo studio è la sua stessa casa, dove arte e quotidianità si mischiano fino a non distinguerne più i confini e dove anche le pareti ospitano disegni.

L’elemento cartaceo è il punto di partenza di ogni suo lavoro: le cartografie marine, i taccuini alchemici, le “lettere non pervenute” sono solo un esempio delle carte che lei produce e su cui elabora testi, illustrazioni e segni grafici che seguono un flusso di pensiero sempre in trasformazione e che spesso non prevedono una fine creando serie infinite.

Proseguendo dentro Spazio Fico si arriva nella sala delle mostre, dove i visitatori sono stati accolti da alcune opere finite di Cesare, come “Omaggio a Keplero”, “Post Covid”, “Pachyphytum Ascensionalis”, “Sirenetta Ginnica” e parte dell’ultimo progetto “Attrazione-Repulsione” fatto in collaborazione con la designer del gioiello Laura Gaitan Galeano e che sarà oggetto della prossima mostra. Qui esposti gli anelli realizzati con alcuni pezzi da ferramenta successivamente dorati: l’anello maschio su cui è innestata una vite che può andare a incastrarsi perfettamente nell’anello femmina, fatto invece con un bullone. Ad esplicitare il meccanismo sono intervenuti i ballerini di Fico Studios Giorgia Alioto e Alessandro Nava con un’esibizione a sorpresa che ha unito tutti i tre grandi progetti di Spazio Fico. Giorgia e Alessandro hanno fatto il loro ingresso con addosso una body art e alcuni abiti in carta realizzati da Edvige, sono passati intorno alle persone per recuperare gli anelli e spostarsi nella sala adiacente, che è la loro scuola di danza. Qui ha preso forma una danza tra i due, con rotazioni e movimenti che avvitavano e snodavano gli anelli e i corpi creando così una storia che ha concluso  il percorso.

In chiusua, un piccolo brindisi nel cortile di Spazio Fico per festeggiare Jacqueline e concludere anche il ciclo di incontri di Passeggiate d’Autore.

Elena Curti

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Foto di Elena Curti

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